SUONOVERDE

Il rispetto per l’ambiente e le sue tematiche, quanto mai attuale in questo delicato momento storico, vede Dromos portare avanti anche in questa edizione il progetto Suonoverde che, in stretta sinergia con i Comuni che ospitano il festival e nel rispetto dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, intende conseguire l’obiettivo primario della riduzione del proprio impatto sull’ambiente, attraverso azioni concrete, come l’utilizzo di stoviglie biodegradabili, il potenziamento della raccolta differenziata, l’utilizzo di alimenti a chilometro zero, la riduzione dei consumi energetici e il sempre più ampio ricorso a fonti rinnovabili.

Obiettivi, questi, che si sposano alle caratteristiche dei concerti del festival, che spesso nascono per la valorizzazione dei luoghi, dei prodotti tipici e della tradizione enogastronomica di ciascun territorio. Da anni, inoltre, le scenografie modulari di Dromos – a cura di Mattia Enna -, si caratterizzano per l’utilizzo di materiali riciclati e riciclabili.

Il festival si pone inoltre l’obiettivo di essere a impatto zero, cioè di abbattere le proprie emissioni di C02. Per questo ha scelto di diventare partner di Treedom, azienda italiana che consente di piantare alberi in diversi paesi del mondo e che ne monitora costantemente la crescita.
Il bosco di Dromos è attualmente costituito da 200 alberi, che permetteranno di abbattere nei primi dieci anni di vita 80,80 tonnellate di CO2. L’impatto ambientale è inoltre strettamente connesso all’impatto sociale: proteggiamo l’ambiente e sosteniamo le comunità in cui piantiamo gli alberi.

Un altro fronte su cui siamo impegnati è quello della mobilità sostenibile, che vede OFFICIAL TRANSFER del Festival la Volkswagen ID.3, 100% elettrica, gentilmente concessa dalla Lai Automobili di Oristano.

Suonoverde prevede anche progetti di educazione alla cittadinanza per l’adozione di comportamenti e stili di vita sostenibili, collaborando con realtà del territorio attente al discorso ambientale. Un esempio è la collaborazione con Mariantonia Urru M/U, azienda storica dell’artigianato sardo che ha donato al festival tappetini realizzati con gli sfridi della lavorazione al telaio, in piena economia circolare, il cui ricavato è andato a incrementare il bosco di Dromos.

Pacchetti turistici

La collaborazione tra la cooperativa Mariposas de Sardinia, referente per la Sardegna del tour operator di Turismo Responsabile ViaggieMiraggi Onlus e il Dromos Festival è attiva dal 2016, con la finalità di affiancare all’offerta musicale e culturale del festival un’offerta turistica strutturata, sotto forma di pacchetto turistico. Si tratta di un prodotto turistico particolare, che sposa i canoni del turismo etico e responsabile, con itinerari ed esperienze da vivere lontano dai grandi circuiti del turismo di massa, e che valorizza e coinvolge attivamente le comunità locali e le sue eccellenze.

“Il Viaggio sulle note del Dromosfestival”, in collaborazione con Radio Popolare, è un itinerario di viaggio ad alto valore esperienziale, che unisce la musica e l’arte, la bellezza del paesaggio, la conoscenza dei siti di interesse storico-culturali, dei saperi e dei saper fare locali, la qualità del cibo di stagione e a km 0; anche la scelta delle strutture ricettive è molto accurata e si predilige la dimensione umana delle strutture extralberghiere (b&b, agriturismi) a quelle alberghiere tradizionali.

Bio Dromos Bar

Dalla collaborazione con Sa Pasida di Stefano Marongiu nasce il Bio Dromos Bar, che dedica particolare attenzione alla sostenibilità ambientale, con la sua consueta proposta di prodotti bio e di qualità,  selezionando materiali biodegradabili e compostabili e rinnovando la politica Plastic Free, volta all’abbattimento dell’utilizzo della plastica negli spazi del festival.

Attenzione anche negli allestimenti dove la qualità dei materiali utilizzati per realizzare tavoli e sedie è certificata SFC, esclusivamente legno proveniente da foreste gestite in maniera sostenibile.

Dromos ha un cuore verde che batte a ritmo di jazz.